giovedì 1 novembre 2007

Parapiglia

Qui vi voglio raccontare una bega famigliare.
Tra la madre e tra la figlia è successo un parapiglia.
Se fuori Roberto deve andare Paola qui non vuol restare.
Per seguire suo marito la scia i figlio in ogni sito,
ma la mdre ciò non piace e la rabbia sua non tace,
e in manira assai palese manda Paola a quel paese,
un paese non lontano che si può toccar con mano.
E per questo i musi lunghi crescon, crescon come funghi.
Questa frase qui a Penturno non offende più nessuno,
se la scambian più persone d'ogni ceto e posizione,
e fa parte ed è presente nel linguaggio assai corrente.
E la madre è sbalordida chè la figlia è inviperita,
e che dia tanta importanza al parlare che è in usanza,
con il suo modo di fare che una figlia non può usare.
Da più giorni non le parla e non viene più a trovarla.
Ha creato una questione più gonfiata di un pallone.
Col marito conciliante oggi andiamo al ristorante,
non è il pranzo che compone una stupida tensione,
ma nel tenero calore che riscalda il nostro cuore
con l'amor di una carezza
si cancella ogni amarezza
e risorge forte e puro
l'amor grande e imperituro.

Post Scriptum:

Ma se l'amore non c'è più
nuovamente, io ti dico va fa ncù.

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