giovedì 20 dicembre 2007

giovedì 1 novembre 2007

Parapiglia

Qui vi voglio raccontare una bega famigliare.
Tra la madre e tra la figlia è successo un parapiglia.
Se fuori Roberto deve andare Paola qui non vuol restare.
Per seguire suo marito la scia i figlio in ogni sito,
ma la mdre ciò non piace e la rabbia sua non tace,
e in manira assai palese manda Paola a quel paese,
un paese non lontano che si può toccar con mano.
E per questo i musi lunghi crescon, crescon come funghi.
Questa frase qui a Penturno non offende più nessuno,
se la scambian più persone d'ogni ceto e posizione,
e fa parte ed è presente nel linguaggio assai corrente.
E la madre è sbalordida chè la figlia è inviperita,
e che dia tanta importanza al parlare che è in usanza,
con il suo modo di fare che una figlia non può usare.
Da più giorni non le parla e non viene più a trovarla.
Ha creato una questione più gonfiata di un pallone.
Col marito conciliante oggi andiamo al ristorante,
non è il pranzo che compone una stupida tensione,
ma nel tenero calore che riscalda il nostro cuore
con l'amor di una carezza
si cancella ogni amarezza
e risorge forte e puro
l'amor grande e imperituro.

Post Scriptum:

Ma se l'amore non c'è più
nuovamente, io ti dico va fa ncù.

sabato 8 settembre 2007

In nome del padre

Nell'ombra della notte non odo i tuoi passi
l'oscurità chiude nell'ombra i fantasmi del pensiero
in un'aureola di sogno si spandono, si accavallano
e si inseguono le onde invisibili del tuo profumo.
Nel silenzio il mio cuore ti cerca senza speranza
e aspetta che un segno della tua presenza si manifesti
in un miracolo d'amore.
E' solo un sogno!
L'oscurità e il silenzio incombono sotterrando una speranza
che non riesce a trasformarsi in una realtà.
Il chiarore dell'alba che uccide i sogni proibiti
ci riporta ad un triste risveglio.
Il rumore dei tuoi passi che risuonavano come
una misica divina
si è spento nella solitudine mattutina.
Quale diabolico intrigo, o infernale sortilegio
ti ha rapita a me, alle tue figlie, ai tuoi nipoti.
In un fulmineo cataclisma senza preavviso, senza motivo,
lasciandoci inebetiti, distrutti, nella visione della tua immagine
avvolta nel gelo della morte.

E' nata una stella

Ciao a tutti questo è il mio nuovo blog